Le unghie sono un elemento essenziale della cura personale, tanto delle donne quanto degli uomini, ma la loro salute non deve mai essere compromessa per ragioni estetiche. La ricostruzione unghie, sebbene sia una tecnica consolidata e ampiamente utilizzata nei saloni di bellezza, non è sempre la soluzione ideale per tutte le clienti.
Esistono infatti delle condizioni specifiche in cui il trattamento non solo è sconsigliato, ma può anche risultare dannoso. Un onicotecnico esperto deve essere in grado di individuare eventuali segnali di rischio e agire con la massima professionalità per garantire la sicurezza e il benessere della persona.

Infezioni e micosi alle unghie
Una delle controindicazioni più comuni alla ricostruzione unghie riguarda la presenza di infezioni fungine (onicomicosi) o batteriche. Si tratta di condizioni che possono compromettere l’estetica e la salute dell’unghia e che possono peggiorare in maniera significativa con l’applicazione di prodotti occlusivi come gel o acrilico.
Per un esperto della cura delle unghie è importante saper riconoscere infezioni e micosi alle unghie che si possono manifestare con:
- alterazione del colore dell’unghia, può apparire gialla, marrone o con macchie bianche;
- ispessimento della lamina, l’unghia può risultare più spessa e fragile;
- distacco dell’unghia dal letto ungueale, nei casi avanzati, l’unghia può sollevarsi e sgretolarsi;
- Cattivo odore e residui sotto l’unghia, segni di un’infezione batterica secondaria.
Un onicotecnico non può trattare un’unghia con micosi, poiché i prodotti per la ricostruzione creano un ambiente umido e sigillato che favorisce la proliferazione del fungo. È necessario indirizzare la cliente a un dermatologo per una diagnosi e un trattamento adeguato prima di procedere con qualsiasi ricostruzione.
È opportuno ricordare che alcune infezioni batteriche, come il paronichio, possono causare anche gonfiore, arrossamento e dolore attorno all’unghia. Questa condizione può derivare da traumi, manicure aggressive o esposizione frequente all’umidità. L’applicazione di prodotti sigillanti sopra un’infezione batterica può peggiorare il problema e causare complicazioni. Anche in questo caso, l’onicotecnico deve sospendere il trattamento e indirizzare la cliente a uno specialista.

Allergie ai materiali della ricostruzione
Le allergie ai prodotti per la ricostruzione unghie sono un'altra controindicazione importante: reazioni ai prodotti possono manifestarsi con sintomi cutanei o ungueali, rendendo impossibile proseguire con il trattamento.
I principali responsabili delle reazioni allergiche nei prodotti per la ricostruzione possono essere:
- metacrilati, presenti nei gel e negli acrilici, possono causare dermatiti da contatto;
- resine e adesivi contenenti formaldeide, responsabili di irritazioni cutanee e problemi respiratori;
- acrilati volatili, possono essere inalati, provocando sensibilizzazione e problemi respiratori nel lungo termine.
Le reazioni allergiche possono variare da lievi a gravi e includono alcuni sintomi come:
- prurito, arrossamento e gonfiore delle dita o delle mani;
- distacco dell’unghia naturale (onicolisi);
- vescicole o bollicine attorno all’unghia;
- irritazione o rash cutaneo su altre parti del corpo che vengono a contatto con il prodotto.
Per minimizzare il rischio di allergie, l’onicotecnico può adottare le seguenti precauzioni:
- chiederlo esplicitamente alla cliente prima di iniziare qualsiasi trattamento;
- utilizzare prodotti ipoallergenici e privi di formaldeide;
- evitare, a prescindere, il contatto diretto dei prodotti con la pelle;
- indossare guanti in nitrile per prevenire l’assorbimento degli allergeni;
- arieggiare sempre la postazione di lavoro per ridurre l’inalazione di vapori irritanti.
Se una cliente manifesta una reazione allergica ai prodotti, il trattamento deve essere immediatamente sospeso e si deve consigliare una visita dermatologica per identificare la sostanza responsabile. Nel caso in cui la reazione si manifesti dopo che la ricostruzione è stata applicata, questa deve essere immediatamente rimossa.

Unghie danneggiate o malformate
La ricostruzione unghie non è sempre consigliabile in presenza di unghie naturali particolarmente fragili, danneggiate o con anomalie strutturali. In questi casi, l’applicazione di prodotti per la ricostruzione potrebbe aggravare il problema anziché risolverlo, sebbene sia importante valutare caso per caso.
In particolare, le unghie sottili e deboli possono essere il risultato di:
- rimozioni aggressive del gel o acrilico con lime troppo abrasive o solventi aggressivi.
- uso eccessivo della fresa che assottiglia la lamina ungueale.
- deficit nutrizionali o patologie sistemiche che influiscono sulla crescita dell’unghia.
In questi casi, prima di procedere con una nuova ricostruzione, è consigliabile un periodo di riposo con trattamenti rinforzanti a base di cheratina, oli e vitamine per favorire la rigenerazione della lamina ungueale.
Al contempo, quando ci si trova di fronte una cliente con delle anomalie strutturali dell’unghia bisogna chiedersi se la ricostruzione sia la soluzione più adatta. Tra le condizioni correlate ci possono essere:
- onicogrifosi, un ispessimento anomalo dell’unghia che la rende difficile da modellare con i prodotti per la ricostruzione;
- onicorressi, fragilità estrema con rottura longitudinale dell’unghia, che rende problematica l’adesione dei prodotti;
- traumi pregressi, colpi o schiacciamenti che hanno causato un'alterazione permanente della matrice ungueale.
In presenza di unghie molto danneggiate o con anomalie strutturali, invece di optare per una ricostruzione completa, si può valutare l’uso di:
- Smalti rinforzanti con fibre di nylon o cheratina.
- Trattamenti curativi a base di calcio e vitamine.
- Applicazione di gel soak-off più flessibili e meno invasivi rispetto ai gel tradizionali.
Infine, un aspetto spesso trascurato nella valutazione dell'idoneità alla ricostruzione unghie è l'impatto delle condizioni sistemiche sulla salute ungueale. Disturbi come il diabete, le malattie autoimmuni e le disfunzioni tiroidee possono influenzare la crescita e la resistenza delle unghie, rendendole più fragili e suscettibili a infezioni.
Per esempio, le persone con diabete tendono a guarire più lentamente dalle lesioni cutanee, il che aumenta il rischio di infezioni in caso di piccoli traumi durante il trattamento. Allo stesso modo, le terapie farmacologiche possono compromettere la struttura della lamina ungueale, rendendo la ricostruzione inadatta o necessitando di tecniche alternative più delicate.
Un'analisi approfondita delle condizioni di salute della cliente, attraverso un'attenta anamnesi, consente all’onicotecnico di personalizzare il servizio, garantendo un trattamento non solo estetico, ma anche sicuro e rispettoso della salute complessiva dell’unghia.
Un onicotecnico esperto deve sapere quando evitare la ricostruzione unghie per garantire la sicurezza e il benessere delle proprie clienti: le infezioni ungueali, le allergie ai materiali e le unghie danneggiate sono condizioni che richiedono attenzione e, in molti casi, un intervento medico prima di procedere con qualsiasi trattamento estetico.
Informare correttamente la clientela e adottare un approccio professionale basato sulla prevenzione e sul rispetto della salute ungueale è fondamentale per offrire un servizio di alta qualità e fidelizzare la clientela nel lungo termine.
